Olio su Telnet nasce nel 2017
come un duo creato durante l'alternanza scuola lavoro da
Paolo e Cristiano, con l'obiettivo di produrre un EP a settimana
da masterizzare su CD e infilare di nascosto negli armadietti della scuola.
L'idea viene presto abbandonata ma i due producono comunque in pochi mesi
due EP (Olio su Telnet e SSH! Vorrei Dormire) e un album
(Hotel Lieta OS) dalle sonorità estremamente lo-fi e drone
con influenze della musica elettronica sperimentale ipnagogica in voga in quel periodo.
Dopo una breve pausa il duo, scontento della precedente produzione, si sposta su un tipo
di musica più accessibile, cercando sempre di mantenere una vena sperimentale.
I testi passano dall essere estremamente criptici ad assumere significati più accessibili,
venendo però arricchiti sempre con espressioni colorate in modo da attirare l'attenzione
del pubblico.
Al primo concerto notano che questa tecnica funziona e iniziano a
guadagnare un discreto seguito. Dopo un EP di prova, Antipastico (2018),
ormai schifato dal gruppo, nell'anno successivo i due pubblicano il primo
vero disco, Robomenchetti e altre storie (2019), e iniziano a organizzare
concerti per far ascoltare il nuovo materiale scritto.
Durante il lockdown, incontrandosi nel parco vicino casa, scrivono Botanic Night
(2020) e Mansplainers (2021), due EP per iniziare un nuovo filone che continuerà
con il disco in uscita nei prossimi anni, Ovaio Plastico (nome provvisorio).
Nel frattempo si unisce a loro, dopo essere arrivati in finale per Arezzo Wave Umbria 2021,
il bassista Carlo, con cui stanno preparando il prossimo disco e i prossimi concerti.
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